Intervista a Caterina Lorandini
Esordire in un campionato nazionale è sempre una bella soddisfazione, soprattutto se questo avviene a 14 anni. Questo è capitato alla giocatrice ex Segno ora al Tuenno Caterina Lorandini. Con la giovane promessa del tamburello italiano nata a Segno, frazione del comune di Predaia abbiamo fatto alcune considerazioni
Come è nata la tua passione per il tamburello e cosa ti piace di questo sport?
Fin da piccola seguivo il tamburello grazie alla passione di mia sorella Angelica. Mi piace il gioco di squadra e la grinta del gruppo. Mi alleno due volte in settimana sui campi di terra rossa sia del mio paese Segno che sul campo di Tovel.
Esordio in serie B, cosa hai provato domenica?
Domenica 25 giugno ? stata una giornata bellissima che difficilmente dimenticherò. Ho festeggiato il mio 14° compleanno, debuttando in serie B. Uno stupendo esordio poi con una vittoria molto importante per il Tuenno che ha conquistato il secondo posto.
Giocare in questa squadra mi ha molto emozionato ed ho cercato di dare il massimo per la squadra e la società.
Cosa ti aspetti dal futuro?
In futuro, spero di poter continuare a giocare, sapendo che la costanza negli allenamenti e il seguire i consigli del mio allenatore mi possono aiutare a migliorare. Il mio sogno sicuramente ? giocare in serie A e dare futuro al tamburello. Le ragazze come i ragazzi sono importanti e sanno dare il massimo per questo sport.
Le tue giocatrici e giocatori preferiti, una trentina e una non trentina?
Tra i giocatori ammiro molto Andrea Petroselli. Ho giocato contro sua figlia Annalisa ed ho sempre apprezzato le doti sia tecniche che sportive di lealtà assoluta per l’avversario. Sicuramente qualità passate di padre in figlia. Mi piace molto anche Beatrice Caranzano. Questo per quanto riguarda atleti non trentini. Per quanto riguarda le giocatrici femminili trentine, ammiro la squadra femminile del Mezzolombardo. Sono contenta che domenica siano riuscite a conquistare un risultato così importante.