Il Tamburello per Sofia Magnani
Abbiamo scambiato alcune dichiarazioni con la giovane e promettente Sofia Magnani, figlia dell’ex giocatore di serie A Mauro Magnani che in carriera si è scontrato con i big del tamburello italiano, fra i quali il trentino Manuel Beltrami
Come è nata la tua passione per il tamburello e cosa ti piace maggiormente di questo sport?
La mia passione per questo sport è nata ben sei anni fa, quando guardando mio papà che allenava i bambini del mini tamburello di Segno, ho deciso di provare anch’ io e ho lasciato lo sport che praticavo prima, cioè il judo. Poi mi hanno chiamato nella squadra di pulcini femminile di Tuenno.
Di questo sport mi piace il fatto che è un gioco di squadra, dove tutte contribuiscono al risultato finale e dove soprattutto sono nate delle bellissime amicizie. Inoltre è uno sport molto tecnico, dove è difficile giocare bene e se uno ci riesce è una soddisfazione enorme.
Come ti trovi con le tue compagne di squadra?
Mi sono sempre trovata bene con le mie compagne di squadra, anche adesso con la serie B, con ragazze più grandi di me e con più esperienza.
Fino ad oggi in campionato siete seconde, come valuti il livello delle squadre affrontate? Secondo te la capolista Ceresara ha qualcosa in più?
Sicuramente le squadre hanno tutte un buon livello e quindi ogni partita deve essere combattuta fino all’ultimo punto. Non vedo l’ora di cominciare il campionato open di serie B, per potermi confrontare con loro anche sulla terra rossa. La squadra del Ceresara ha sicuramente più esperienza e sa gestire meglio i momenti decisivi di una partita, ma credo che noi abbiamo le qualità per giocare al loro livello.
Quanti allenamenti fai durante la settimana?
Facendo parte sia della squadra di allieve a Tuenno che di quella di serie B a Segno, faccio in tutto tre allenamenti alla settimana.
Qual è la tua giocatrice preferita di serie A: una trentina e una non trentina
La giocatrice di serie A trentina che preferisco rimane comunque Alice Magnani, mi piacerebbe avere la sua bravura e soprattutto la sua forza di volontà.
Per quanto riguarda una giocatrice non trentina, non saprei. Sicuramente mi piacciono molto Chiara e Serena Zimolo. Il mio punto di riferimento rimane però mio papà, Mauro Magnani, non solo perché in questo momento è il mio allenatore, ma soprattutto perché ha avuto una bellissima carriera (giocando nel mio stesso ruolo). Inoltre ha giocato in serie A, scontrandosi con alcuni tra i migliori giocatori di tamburello, tra cui Manuel Beltrami, Andrea Petroselli, Riccardo Dellavalle, Luca Corradini e altri. Inoltre ha vinto due scudetti di serie B. Arrivare ad ottenere gli stessi risultati per me sarebbe un sogno.