Intervista ad Angelica Lorandini
La squadra del Segno domenica a Cles nella seconda giornata del campionato di serie B femminile ha ben figurato, ottenendo due vittorie contro Valgatara e Tuenno. Il gruppo è unito sa soffrire e lottare e nei momenti di difficoltà ha dimostrato grande spirito di squadra. I segreti del gruppo li abbiamo analizzati con Angelica Lorandini, giocatrice che solo quest’anno ha ripreso l’attività agonistica, dopo un periodo di stop di cinque anni. Questa giocatrice come lei stessa ammette nel corso dell’intervista ancora non è al top, ma quando avrà recuperato la condizione fisica, sarà senza ombra di dubbio una pedina fondamentale per la sua squadra.
Dopo tanti anni di inattività, come è stato riprendere l’attività?
È stata una decisione triste quella di abbandonare il gioco 5 anni fa, dovuta agli impegni scolastici e successivamente lavorativi. Già nell’estate 2017 ho partecipato al campionato open di serie D con i ragazzi di Tuenno, giocando da terzina e da lì l’ispirazione di formare una nuovissima squadra, realizzatasi a Segno. Il sogno mancato da 5 anni si è finalmente realizzato con un gruppo eccezionale e non potrei essere più felice.
Come giudichi la tua squadra indoor, anche come gruppo?
Per l’indoor siamo 4 ragazze di Segno, Caterina, Sofia ed Arianna più la nostra amica Giulia Rossi, un gruppo molto affiatato. Da subito siamo andate tutte davvero d’accordo sia ad allenamenti e partite, sia fuori. Climi del genere sono estremamente importanti, perché ci si condiziona positivamente l’una con l’altra, non è mai mancato il sostegno reciproco, anche da parte del nostro bravissimo DT Mauro Magnani. Si può solo continuare a migliorare e non solo dal punto di vista tecnico.
In questo momento come giudichi il tuo stato di forma, riprendere non è mai semplice, soprattutto nell’indoor, attività dove il gioco è molto veloce
Ovviamente dopo 5 anni si perde un po’ di “sprint”. Devo ancora allenarmi parecchio per tornare ai livelli di gioco precedenti, ma mi sto già impegnando, affinché questo avvenga in tempi brevi. Con pazienza, impegno e costanza sicuramente potrò migliorare sempre di più. Giocare in palestra significa essere veloci come prima cosa, ma usare anche molta la testa è fondamentale.
In questi anni il gioco del tamburello ti sembra cambiato? Come giudichi il livello del campionato di serie B?
Il gioco indoor (ma pure come il gioco open) è davvero cambiato nelle regole da quando ho lasciato tutto, come ad esempio la presenza di una singola battuta, ma la bellezza della palestra non è cambiata, non cambierà mai per me, mi è sempre piaciuto giocarci. Forse più dell’open. In serie B il livello di gioco è alto. Tutte le squadre avversarie contro le quali ho giocato fino ad ora sono eccezionali. A mio parere più alto è il livello più divertenti diventano le tue esperienze. Sono molto fiera di far parte di un campionato 2018 così avvincente. Si impara sempre qualcosa di nuovo da tutti, bravi e meno bravi.